3 febbraio 2016

Retrospettiva: Shadowrun Returns

Chi non ha mai sentito parlare di Shadowrun, stupendo GDR dell'ultimo scorcio degli anni '80, giunto recentemente alla quinta edizione? Shadowrun è un GDR che coniuga in una sintesi davvero convincente il genere cyberpunk e quello fantasy. Siamo nel XXI secolo; in seguito ad un grande cataclisma legato al succedersi delle ere secondo il calendario maya, la magia è ritornata nel mondo proprio mentre l'umanità stava abbracciando senza più remore le meraviglie - ma anche le insidie - di tecnologie come il ciberspazio, l'ingegneria genetica e la fusione di uomo e macchina abilitata dagli impianti cyberware. Il ritorno della magia ha causato anche il risveglio di nuove razze metaumane: orchi, troll, nani ed elfi; tutti personaggi giocabili accanto ai classici umani.


Il Sesto Mondo, così chiamato considerando appunto la scansione delle ere maya, è un luogo cupo, tenebroso e disperato. Le megacorporazioni hanno soppiantato quasi del tutto i legittimi governi democratici o, dove non lo hanno fatto apertamente, li manipolano grazie al potere dei soldi, della corruzione e del controllo dei media e dell'industria culturale. Le corporazioni più grandi godono del diritto di extraterritorialità: quello che avviene fra le mura dei loro complessi residenziali, uffici, laboratori e fabbriche è normato esclusivamente dalla legge corporativa, senza alcun controllo pubblico. Per le persone comuni le opzioni sono poche: vivere una vita da schiavi corporativi, lasciarsi sospingere ai margini della società e trascorrere un'esistenza di stenti e miseria o diventare shadowrunners: criminali professionisti, un po' Robin Hood e un po' mercenari senza scrupoli. Questa ambientazione e la fusione technofantasy che propone sono davvero quanto di meglio il mondo dei GDR abbia mai offerto.

Negli anni Shadowrun ha sempre potuto contare su una base di appassionati decisamente calorosi e partecipi, che hanno seguito con grande attenzione tutti i progetti legati al brand e ne hanno stimolato la produzione di nuovi. È probabilmente per questo che, a partire dai primi anni '90 sono stati sviluppati parecchi videogames ambientati nel Sesto Mondo. Vediamoli rapidamente, per poi passare ai tre titoli oggetto della nostra chiacchierata di oggi:

Shadowrun (1993) è un GDR digitale per SNES che costituisce una trasposizione abbastanza fedele del romanzo Never deal with a Dragon di Robert Charrette. Questo gioco introduce il personaggio-icona di Jake Armitage, che tornerà in altri giochi e romanzi negli anni successivi.

Shadowrun (1994) è un GDR per Sega Genesis, non collegato al primo capitolo, nel quale impersoniamo uno shadowrunner di nome Joshua coinvolto in una vicenda di intrigo politico.

Il 1996 è l'anno di un ennesimo Shadowrun, questa volta per Sega Mega-CD. È ancora un GDR, con una grafica smaccatamente ispirata ai manga giapponesi.

Nel 2007 il FASA Studio pubblica un nuovo Shadowrun per XBox 360 e Windows Vista. Ma si tratta di un FPS (uno sparatutto in prima persona) con una linea narrativa decisamente deboluccia.

Il 2015 è l'anno di Shadowrun Chronicles: Boston Lockdown (originariamente chiamato Shadowrun Online): un videogame strategico a turni da giocare online.

Ma, come dicevamo, oggi ci concentreremo su tre strepitosi giochi prodotti dalla software house indipendente Harebrained Schemes, che a partire dal 2013, ha realizzato tramite dei Kickstarter di enorme successo tre capitoli di un meraviglioso GDR con combattimento a turni che rientrano nel brand Shadowrun Returns, e precisamente Dead Man Switch, Dragonfall e Hong Kong.

Prima di esaminare i tre titoli, diamo una rapida occhiata alle meccaniche di gioco. Siamo davanti ad un GDR con personaggi in 3D che si muovono in un ambiente 2D: una tecnica abbastanza in auge ultimamente che consente di realizzare ottimi GDR senza pretendere troppo in termini di prestazioni del computer e che ricrea alla perfezione quell'atmosfera OSR che può contare su uno zoccolo duro e numeroso di appassionati sia tra i giocatori di più lungo corso che fra i più giovani. Ogni installazione di SR Returns, inoltre, è completa di un editor che consente a chiunque di creare le sue storie e diffonderle sia gratuitamente che a pagamento, senza nessuna pretesa di royalty da parte della casa madre. Tutti i capitoli sono accompagnati da colonne sonore di ottima qualità; specialmente il terzo, con una soundtrack ci porta per mano in una Hong Kong misteriosa e malinconica. Il gioco ricalca solo in parte il regolamento del GDR tabletop, proponendone una versione semplificata ma comunque ricchissima di opzioni di personalizzazione tra incantesimi, evocazioni, programmi per il decking, cyberware, armi, vestiti ed altro ancora. Sebbene il sistema di creazione del personaggio sia assolutamente libero, il gioco riconosce tuttavia una serie di archetipi di base ai quali il giocatore può scegliere se e quanto conformarsi:

  • Lo Street Samurai: l'esperto in combattimento, principalmente con armi da fuoco.
  • Il Mago: conoscitore della materia arcana e lanciatore di incantesimi.
  • Il Decker: il pirata informatico che si connette neuralmente nella Matrice, dove ingaggia battaglie a suon di programmi con gli ICE (Intrusione Contromisure Elettroniche).
  • Il Rigger: un tecnico in grado di connettersi mentalmente con le macchine per utilizzarle a livelli impensabili coi comandi manuali.
  • Lo Sciamano: un altro utilizzatore di magia in grado di evocare e controllare spiriti, nonché di lanciare dei particolari tipi di incantesimi e di godere dei poteri garantitogli dal suo totem.
  • L'Adepto: un combattente che utilizza il potere della magia (nella sua interpretazione orientale del Qi) per potenziare le caratteristiche di combattimento corpo a corpo, principalmente disarmato.
Il sistema di combattimento a turni è un gioiello di semplicità e versatilità, che premia il ragionamento tattico e l'utilizzo al meglio delle specificità di ciascun personaggio. In ogni avventura siamo chiamati a vestire i panni di un protagonista principale, che però viene affiancato da comprimari coi quali forma una squadra interamente comandata dal giocatore. La scelta dei migliori compagni con cui affrontare le singole quest di cui è composto ciascun capitolo della serie, è uno fra gli elementi più stimolanti del gioco.

Andiamo ora a vedere nel dettaglio i tre capitoli usciti sino ad oggi della saga di Shadowrun Returns.

Dead Man Switch
Anno: 2013
Piattaforme: PC (Win/Mac/Linux) e Tablet (IOs/Android)
Ambientazione: I Barrens di Seattle
Sintesi della storia: Veniamo ingaggiati dal nostro vecchio amico Sam Watts attraverso un dead man switch: cioè una contingenza che è scattata alla sua morte, avvenuta in circostanze misteriose. Il nostro compito è, ovviamente, quello di scoprire chi l'abbia ucciso e perché. Giungiamo quindi ai Barrens, uno dei più squallidi e pericolosi sprawl di Seattle, dove faremo la conoscenza di una varia umanità e scopriremo che, a differenza di quanto recita l'adagio, esiste onore anche tra i reietti. Man mano che la storia procede ci renderemo conto che il mistero della morte di Sam è collegato ad un piano ben più grande, e inquietante, che saremo chiamati ad ostacolare con ogni mezzo.
PNG giocabili principali: Jake Armitage; Coyote (una street samurai con una sua crociata personale contro gli spacciatori di BTL e la Yakuza); Paco (un teppistello da strada fidanzato di Coyote); Shannon Half-Sky (una sciamana nativa americana); Harlequin (un elfo dotato di grandi poteri e di tecniche superiori di combattimento con la spada).

Pro: Una bella storia in puro stile noir, con una brusca e divertentissima sterzata circa a metà del gioco verso territori più marcatamente Shadowrun. Grande varietà di gioco e di situazioni.
Contro: Non particolarmente coinvolgenti i PNG, salvo poche eccezioni qua e là. Il motore di gioco presenta delle farraginosità che verranno corrette nel secondo capitolo.



Dragonfall: Director's Cut
Anno: 2014
Piattaforme: PC (Win/Mac/Linux) e Tablet (IOs/Android)
Ambientazione: Berlino
Sintesi della storia: Originariamente nato come pacchetto di espansione per la prima installazione, nel volgere di pochi mesi, Dragonfall raggiunse un successo così grande fra i giocatori che venne proposto dalla Harebrained Schemes come capitolo a sé stante (da qui la dicitura di Director's Cut), con un motore di gioco molto migliorato (specialmente nel combattimento) ed un gameplay arricchito di nuove eccitanti missioni. Lasciata la nostra vecchia vita nel Rurhplex, arriviamo a Berlino invitati dalla nostra amica di lunga data Monika Schafer, una decker e attivista politica che si adopera affinché la fiamma dell'anarchia e della libertà del F-State (un grande esperimento sociale metropolitano che fa di Berlino una città libera da governi e corporazioni) non si spenga. Ma Monika è anche una shadowrunner e quindi ci uniamo al suo team per dei lavoretti poco puliti. Da qui si dipana una storia semplicemente stupenda, profonda ed emozionante, degna di un grande film. I PNG sono tutti di qualità eccelsa, tante le sottotrame e le storie secondarie da esplorare, mentre ci dirigiamo verso un finale segnato da un colpo di scena a dir poco mozzafiato. A mio parere, ma anche a parere della vasta community di Shadowrun sparsa per il mondo, si tratta senza dubbio del miglior capitolo della serie.
PNG giocabili principali: Dietrich (uno sciamano anarchico berlinese); Eiger (una troll ex militare con un passato che vuole lasciarsi alle spalle); Glory (una combat medic che nasconde un segreto oscuro e terrificante); Blitz (un decker pasticcione e strafatto di cram, ma dalla simpatia coinvolgente e capace di insospettabili atti di altruismo); Dante (un cane frutto dell'incrocio fra un meticcio da strada e un Hellhound!).

Pro: La storia è davvero un capolavoro. Il motore di gioco è perfetto ed il compromesso fra qualità grafica e bassa richiesta in termini di risorse di calcolo del computer è ottimale.
Contro: Per poter essere goduta a pieno, la storia richiede al giocatore la lettura di tanto, ma davvero tanto, testo. Al punto che può essere una buona idea addirittura prendere degli appunti per tenere insieme tutti i fili della trama che si dipanano durante il gioco.



Hong Kong
Anno: 2015
Piattaforme: PC (Win/Mac/Linux)
Ambientazione: Hong Kong
Sintesi della storia: Usciti da poco dal carcere dove abbiamo marcito per anni, veniamo contattati da Raymond Black il nostro padre adottivo, che ci chiede di raggiungerlo ad Hong Kong per aiutarlo a risolvere un grande e grave problema. Ma una volta arrivati e riunitici al nostro fratellastro orco Duncan Wu, scopriremo che Raymond è stato ucciso e ci troveremo nostro malgrado catapultati in una trama di intrigo e tradimento, volta a nascondere un segreto troppo terribile e squallido per essere anche solo nominato. Giocoforza ci troveremo a lavorare come shadowrunners per la Triade del Loto Giallo che ha sede nel quartiere portuale di Heoi, mentre cercheremo di fare luce su tutta la vicenda e di scoprire la verità che si nasconde nello sprawl della Città Murata.
PNG giocabili principali: Duncan Wu (un orco ex poliziotto Lone Star); Gobbet (una sciamana orca seguace del totem del Ratto); Is0bel (una decker nana di origini somale); Racter (un rigger russo che nasconde un segreto scioccante); Gaichu (un ex Red Samurai della Renraku, caduto in disgrazia dopo essere stato infettato dall'HMHVV: un virus che trasforma il malcapitato in un ghoul mangiatore di carne metaumana).

Pro: Il motore è ulteriormente migliorato sia nel comparto grafico che nelle opzioni di gioco, che sono davvero moltissime e consentono una grande rigiocabilità del titolo. Quasi tutte le missioni possono essere risolte con un ricorso minimo alla violenza, consentendo così il protagonismo anche di PG e PNG che non hanno grandi competenze nel combattimento.
Contro: La storia, pur di buona qualità, non regge il confronto con i capitoli precedenti, specialmente Dragonfall; in più punti appare tirata per i capelli, ed anche i background dei PNG (fatta eccezione per Racter) non sono particolarmente intriganti. I requisiti di sistema per farlo girare mettono fuori gioco i PC più vecchiotti, cosa che non accadeva con i precedenti capitoli. Non esistono versioni per Tablet.

Nessun commento:

Posta un commento