27 dicembre 2016

Recensione: Verso Mordor

Intorno al brand de Il Signore degli Anelli sono stati prodotti decine tra giochi di ruolo e da tavolo, dai più elaborati ai più semplici; da quelli collezionabili a quelli con tonnellate di pedine e segnalini. Il Signore degli Anelli: Verso Mordor è un simpatico gioco di dadi di Michael Rieneck che ricade nella seconda categoria e che ho avuto modo di provare proprio in questi giorni di festa, perché mi è stato regalato da mia moglie nella versione italiana della Giochi Uniti, traduzione dell'originale inglese della Fantasy Flight.

Verso Mordor è per 2-4 giocatori, ma in realtà può essere giocato anche come solitario, sebbene il regolamento non lo preveda esplicitamente, e al pari de Il Gioco di Carte de "Lo Hobbit", deve la sua facilità e la rapida curva d'apprendimento al fatto di essere basato su una meccanica piuttosto conosciuta. Il gioco, infatti, ricorda lo Yahtzee: una sorta di poker coi dadi.

All'interno della confezione del gioco troviamo il regolamento, cinque dadi di diverso colore (giallo, rosso, blu, verde e nero) e un blocchetto di fogli avventura che rappresentano una mappa della Terra di Mezzo con il percorso di Frodo e Sam dalla Contea a Mordor, ed uno parallelo che rappresenta quello dei Nazgul inseguitori. Esistono due modalità di gioco: una base ed una avanzata; quella base va bene per prendere dimestichezza con le regole nella prima partita, dopodiché si può tranquillamente procedere con la versione avanzata che aggiunge un po' di pepe al gioco. Ogni giocatore prende un foglietto e sceglie un Hobbit, e conseguentemente il colore ad esso associato: Frodo (giallo), Sam (rosso), Merry (blu), Pipino (verde). Durante il suo turno il giocatore lancia i dadi, deve mettere da parte almeno un risultato e ritirare gli altri. Può anche scegliere di mettere da parte più di un dado, a patto che mostrino tutti facce differenti; se escono simboli Nazgul bisogna per forza tenerne almeno uno per lancio. Appena tutti e cinque i risultati sono stati definiti, si passa alla loro interpretazione, che dice di quanto il giocatore e i Nazgul avanzano verso Mordor, se Gandalf riesce a rallentare gli Spettri dell'Anello, se gli Orchi riescono a impedire il progresso degli Hobbit o se la Compagnia dell'Anello riesce a ricacciarli. Se i Nazgul arrivano a Mordor prima di un giocatore, quest'ultimo viene eliminato, mentre il primo giocatore ad arrivare a Mordor è il vincitore della partita. Ci sono, ovviamente, altre meccaniche di gioco che consentono di assegnare i simboli Nazgul agli avversari e regole speciali da applicare in ogni tappa del viaggio: Gran Burrone, Moria, Lorien ecc.


Devo dire che a me questo gioco sta piacendo davvero tanto. Sia perché ho un debole per i giochi piccoli, semplici e veloci, sia perché - proprio per queste sue caratteristiche - Verso Mordor è in grado di divertire anche chi normalmente non è un appassionato di giochi da tavolo.

Il prezzo di € 12,90 è tutto sommato giusto, considerando la qualità del packaging, i cinque dadi speciali ed il blocchetto a colori di fogli avventura, anche se immagino che nessun appassionato ne userà mai uno, preferendo fotocopiarli!

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